Come avviare e gestire una propria lettiera di Humus Biologico

In questo mini libretto cercherò di dare qualche "dritta" per quanti comprano da me micro, mini e medie lettiere ;

cominciamo per le micro e mini lettiere (sono contenitori in plastica contenenti rispettivamente circa 30 lombrichi le micro e circa 100 le mini) per prima cosa occorre distinguere l'uso che se ne vuol fare : per chi userà i lombrichi per la pesca non ci sono particolari raccomandazioni salvo non lasciarli in quei contenitori per più di 15/30 giorni, raccomandazione che vale anche negli altri casi ossia per quanti hanno acquistato le lettiere per provare (in piccolo) ad autoprodursi l'humus e anche per quelli che invece vogliono solamente rinvigorire le proprie compostiere.

Per provare a produrre humus suggerisco di prendere un vaso di terracotta da cm.30 x 20 h. 20 per mettere il contenuto di una micro lettiera e da cm. 60 x 20 h.20 (tutte misure approssimative) nel caso della mini lettiera; accertarsi che il vaso abbia il foro sul fondo e su di questo disporre uno straccetto in modo da non rendere facile l'uscita dei lombrichi, cominciare poi subito ad alimentarli con qualsiasi cosa che va in decomposizione dai vegetali alle ... cacche di cani e/o gatti, è necessario però non mettere roba fresca perchè i vermi essendo sprovvisti di denti non mangerebbero, occorre che sia già tutto in via di decomposizione affinchè i lombrichi possano succhiare e sfamarsi, la frequenza di alimentazione varia da 2 a 4 settimane a seconda della stagione, l'habitat più consono alla vita dei lombrichi è quello con umidità all'80% quindi specie in estate è meglio controllare che siano nell'umido e se necessario innaffiare con un pò d'acqua, è anche molto importante, viste le piccole dimensioni della lettiera, tenere il tutto all'ombra perchè altrimenti il sole friggerebbe i vermi, analogamente da quando comincia a gelare e fino a Marzo inoltrato (parlando di altitudini fino a 500 metri, oltre occorre dilatare ulteriormente i tempi) è imperativo ritirare il vaso-lettiera in un luogo in cui la temperatura non scenda sotto lo zero (garage ? cantina ? serra ?) .
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L'indice di benessere dei vostri lombrichi si misura in modo molto semplice : se cominciano da li a qualche settimana a riprodursi è perchè godono di ottima salute e quindi il loro habitat è perfetto ! Quando, dopo 3-4 mesi o giù di lì, il vaso sarà colmo occorrerà rimuovere lo strato superiore (da 5 a 10 cm.) che ospita la maggior parte dei lombrichi ricominciare in un'altro vaso, magari più grande visto che i lombrichi dovrebbero essere aumentati di numero e si ricomincia ; tutta la rimanenza del vaso vecchio è un fertilizzante ottimo per tutti i tipi di vegetali e che non ha odore. Lettiere medie (fino a 5 mq.) : per le lettiere medie ma in definitiva anche per quelle più grandi si seguono più o meno le stesse indicazioni date per le mini e micro, la differenza sostanziale sta nel fatto che per ovvie ragioni (di peso e ingombro ma anche di maggior resistenza agli eventi atmosferici) non è necessario ritirarle nella stagione fredda e, pur essendo preferibile un posizionamento in mezza ombra rispetto al pieno sole non è così imperativo. Per impiantare una lettiera media e/o grande occorre principalmente avere l'avvertenza di non farlo preferibilmente nei mesi di Giugno-Luglio-Agosto e Dicembre-Gennaio perchè avrebbe uno scarso spessore e potrebbe non proteggere a sufficienza i lombrichi dal freddo e/o dal caldo. Vale sempre il discorso di innaffiarla nei mesi caldi mentre ai primi di Dicembre (all'altitudine di Torino ovviamente in anticipo se a quote maggiori) è necessario coprire tutta la lettiera con uno strato spesso 20-25 cm. di letame e/o fogliame o fieno che servirà a tenere al caldo i lombrichi e ad alimentarli per i successivi 3 mesi. Consiglio di non alimentare le lettiere per più di 15 mesi perchè l'altezza diventerebbe troppo scomoda per salirci agevolmente a svuotare la carriola di letame e/o qualsiasi altro materiale organico si utilizzi.

Come appena detto entro il quindicesimo mese occorre smantellare la lettiere e per farlo occorre predisporre un nuovo spazio di area simile o superiore, stendere sul terreno (si può anche allestire le lettiere su asfalto o cemento e allora il tessuto non tessuto non occorre) un telo di tessuto non tessuto per impedire alle talpe di fare scorrerie gastronomiche nella lettiera e sul contorno esterno meglio ancora se si stende fino a 30 cm. sotto al tessuto non tessuto e 50 cm. all’esterno un telo da pacciamatura per evitare che le erbe infestanti si infilino nell’humus o che, tagliando l’erba vi finiscano sopra infiorescenze e semi anzi ! se si dispone di blocchi in cemento o mattoni contornando gli strati più bassi delle lettiere permette ai vermi di mangiare proprio tutto il letame fino a contro il perimetro mentre se c’è niente gli utlimi centimetri non li mangiano mai dal momento che il lombrico non esce dal suo habitat , dopo questa preparazione prelevare lo strato superiore della vecchia lettiera che nelle condizioni ottimali ospita i lombrichi, (detto strato si aggira tra i 10 e i 20 cm. di spessore) e ricominciare ad alimentarli , sopra alla lettiera è necessario posare una retina antigrandine per impedire agli uccelli di fare scorpacciate di lombrichi.
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Quel che rimane della vecchia lettiera è tutto ottimo humus che si può utilizzare tal quale specie nell'orto, nei frutteti o in vigna, mentre facendolo essiccare parzialmente e, dopo una prima fresatura (mettendo l'humus in contenitore meglio se di plastica o legno e utilizzando una fresa da giardino) si può o vagliarlo manualmente oppure tritare con un biotrituratore e si otterrà un prodotto a granulometria < 5mm. ottima da impiegare nei vasi di fiori o nei rinzaffi. Utilizzo in compostiera : ci sono anche molte persone che acquistano i miei lombrichi per rinvigorire le loro compostiere ma anche qui è importante seguire alcune semplici regole : innanzitutto le compostiere in generale non sono molto grandi e normalmente sono di plastica, quindi per prima cosa vanno tenute almeno in mezza ombra o perlomeno sotto una tettoietta perchè tra il calore del sole e il normale fermentare degli eventuali sfalci introdotti rischiano di "cuocere" i nostri lombrichi; poi proprio dalla primavera avanzata ai primi di ottobre e sempre per il motivo di cui sopra vanno innaffiate almeno un giorno sì e uno no in modo che l'habitat dei vermi sia sempre con umidità dell'80% ; quando si introducono i lombrichi non si devono più aggiungere altre cose come ad esempio urea, primo perchè i lombrichi da soli bastano e in secondo luogo perchè con altre "aggiunte" i vermi potrebbero soffrirne ; nella stagione fredda con temperature nella norma (fino a -6 o -8) è sufficiente avere l'avvertenza di non svuotare/prelevare humus dalla compostiera in modo che abbiano profondità sufficiente per ripararsi, a temperature più basse o si ritira la compostiera in luogo che geli di meno o probabilmente bisognerà rassegnarsi a ricomprare i lombrichi in primavera. Per chi vuole metterli direttamente nei vasi di fiori : Non è facilissimo allevare i lombrichi direttamente nei vasi di fiori soprattutto perché se medio-piccoli i lombrichi corrono il concreto rischio di friggere d’estate e congelare d’inverno se non opportunatamente messi all’ombra nel primo caso e ritirati ovunque non geli troppo d’inverno, con vasi (che comunque meglio siano in terracotta piuttosto che in plastica o cemento) grandi (almeno cm.100 x 30 x h.50) non si evita del tutto il problema ma ci sono più probabilità di sopravvivenza se la temperatura non sale oltre i 35 gradi e non scende sotto i -10. C’è poi il problema del sostentamento dei nostri lombrichetti perché una volta mangiato tutto il mangiabile nel vaso ( ricordo : sempre sostanze organiche in decomposizione ) occorre dargli qualcosa regolarmente , il consiglio è di fare una buchetta nel vaso e di sotterrare letame o umido da cucina sempre in decomposizione non fresco e questa cosa va fatta regolarmente una volta alla settimana con dilatazione dei tempi in caso non sia stato consumato tutto e in caso contrario con riduzione degli stessi o aumento delle quantità. Consiglio inoltre di cambiare zona del vaso ogni volta per fare la buca perché altrimenti le nostre bestiole si concentrano sempre e solo nello stesso posto. Infine attenti che il vaso sia drenante : il lombrico ama l’umidità non stare a mollo nell’acqua dove schiatterebbe. Per chi vuole metterli direttamente nel terreno : e’ un pò più facile che allevarli in vaso ma per prima cosa ci si deve accertare che il terreno sia drenante per il solito motivo che i vermi amano molta umidità ma non l’acqua stagnante, seconda cosa ma non meno importante è necessario che sia sgombro di talpe le quali sono ghiotte di lombrichi, infine il solito problema di come alimentarli per il quale ci sono due soluzioni : o spargere sulla superficie del terreno periodicamente (una volta al mese) letame di qualsiasi provenienza oppure qua e là fare delle buchette e metterci materiale organico, qualsiasi, in decomposizione anche questo regolarmente (all’incirca ogni mese anche questo). In caso di siccità prolungata (20/30 giorni dall’ultima pioggia) è bene innaffiare il terreno per dare un po' di sollievo ai vermi. D’inverno è sufficiente magari interrare una certa maggiore quantità di materiale organico per fargli un po' di scorta e non occorre null’altro perché in caso di gran freddo scendono più in basso e risalgono solo per eventualmente nutrirsi. Per entrambi gli impieghi è importante vista l’esigua quantità di vermi presenti e il poco spazio a disposizione per alimentarli non mettere troppe bucce di agrumi e gusci d’uovo perché di più difficile assimilazione e di più lungo tempo di decomposizione, difficilmente verrebbero mangiati. Allo stesso modo anche ossa (maiale, pollo, coniglio) andrebbero evitati per il tempo di decomposizione troppo lungo si rischia di vederseli spuntare qua e la per diverso tempo. Attrezzi indispensabili (a seconda dell’ampiezza di lettiera) : guanti, occhiali di protezione per gli occhi, cazzuola, cazzuolino grattino a 2-3 denti, secchio/i, mastelli formati vari, carriola, tridente, pala, innaffiatoio o gomma da irrigazione, setaccio a maglia fine o biotrituratore e se si possiede una fresa da orto (a partire da medie quantità : più di 5 ql.di prodotto) non guasta. L’Humus che raccoglierete è grezzo e molto compatto validissimo ma non facile da usare specie dove non verrebbe fresato (vasi e in genere vicino a piante da alimentare) se volete raffinarlo occorre farlo asciugare parzialmente al sole (deve perdere il 50% dell’acqua, metterlo in un contenitore circolare e fresarlo per spezzare i grumi più grandi e poi setacciarlo o tritarlo con un biotrituratore, se poi non lo usate subito ma dovete stoccarlo (meglio insaccato in sacchi di polietilene opachi a cui praticherete diversi fori con uno spillo) bisogna reidratarlo aggiungendo un litro di acqua ogni 10 kg. di humus, naturalmente sempre prima di insaccare va rimescolato in modo omogeneo; nella stagione da maggio a ottobre l’humus stoccato va controllato periodicamente che mantenga l’umidità e se necessario aggiungere acqua, questo perché sopravvivano i batteri altrimenti mineralizza e diventa terriccio.